I cani sono cambiati troppo rispetto ai lupi, quindi non possono essere nutriti con diete a crudo

Questa affermazione è in gran parte falsa. L’unica verità è che l’uomo ha modificato i cani. MA noi ne abbiamo cambiato solo il loro aspetto esteriore e il temperamento, NON la loro anatomia interna e la loro fisiologia. Questo mito è vero solo in parte, in quanto i nostri cani sono stati nutriti per così tanto tempo con mangimi commerciali che il loro organismo non funziona più come prima. Alimentare i cani con mangimi altamente lavorati e a base di cereali ha avuto il risultato che il loro sistema immunitario è più debole e non vengono prodotti tutti gli enzimi necessari per digerire completamente la carne cruda e le ossa (Lonsdale, T. 2001. Raw Meaty Bones). Tuttavia ciò non significa che i cani non possiedano questi enzimi. Questi enzimi ci sono e una volta che si eliminano dal pasto del cane i prodotti a base di grano e vegetali, tali enzimi tornano rapidamente ad un livello di lavoro ottimale che permette la digestione della carne cruda e delle ossa. 

 

Fisiologicamente i cani sono talmente simili ai lupi che sono spesso utilizzati negli studi sui lupi come un modello fisiologico per i processi dell’organismo del lupo (Mech, L.D. 2003. Wolves: Behavior, Ecology, and Conservation). Inoltre, il cani e il lupo condividono il 99,8% del loro DNA mitocondriale (Wayne, R.K. Molecular Evolution of the Dog Family). La prossima citazione è tratta dalla discussione sulla genetica canina di Robert K. Wayne, Ph.D. (vedi http://www.fiu.edu/~milesk/Genetics.html solo in inglese): 

 

Il cane domestico è un parente molto stretto del lupo, infatti il loro DNA mitocondriale si differenzia al massimo per uno 0.2%... 

 

I cani ed i lupi possono accoppiarsi liberamente e generare una prole fertile. Anche i cani più piccoli come i West Highland White Terrier e i Chihuahua ne sono capaci! Questa è un’evidente prova che cani e lupi sono strettamente imparentati e che sono compatibili geneticamente (animali incompatibile non generano una prole vitale e fertile, come ad esempio asini e cavalli: se si incrociano generano muli e bardotti, che sono animali sterili). I geni che determinano i diversi colori della pelliccia, la lunghezza, la conformazione e le differenze strutturali sono presenti in una certa misura anche nella popolazione dei lupi (altrimenti i lupi non avrebbero potuto generare le diverse razze che abbiamo oggi. Per avere un cambiamento fenotipico, ci deve essere una base genetica sulla quale lavorare. Se i geni non sono presenti, allora i cambiamenti fenotipici non si verificano, neppure “magicamente”), ma non vengono selezionati dalla natura perché non sono vantaggiosi per la sopravvivenza del lupo stesso. É stato invece l’uomo a manipolare i geni per “creare” cani più piccoli, di varie forme, colori e dimensioni. 

 

Inoltre, i cani che vengono abbandonati a se stessi in natura formeranno branchi e cacceranno altri animali, presentando una gamma di comportamenti simili a quelli osservati nel lupo. Le differenze fenotipiche come la taglia, la forma delle orecchie, etc. ritorneranno più simili a quelle dei lupi, poiché gli animali si incrocerebbero liberamente (per esempio, i Chihuahua potrebbero aumentare la propria taglia se fossero lasciati liberi, senza specifiche selezioni da parte dell’uomo per la taglia). Le caratteristiche delle varie razze sono state specificamente selezionate in base al capriccio umano e al fine di mantenere quelle caratteristiche i cani devono essere selezionati a lungo, di modo che i geni di tali caratteristiche siano sufficientemente “fissati” all’interno della popolazione canina (così si sono create le diverse razze canine che oggi conosciamo). É legittimo domandarsi che fine farebbero i cani, se si accoppiassero semplicemente, senza interferenze umane. Diventerebbero, gradualmente, più simili ai loro predecessori ancestrali? 

 

Infine, i cani sono stati recentemente ri-classificati dallo Smithsonian Institute come Canis lupus familiaris (Wayne, R.K. What is a Wolfdog? www.fiu.edu/~milesk/Genetics.htm solo in inglese), ovvero sono stati messi nella stessa specie del lupo, Canis lupus. 

Il cane è, per tutti gli standard scientifici e di storia evolutiva, un lupo addomesticato (Feldhamer, G.A. 1999. Mammology: Adaptation, Diversity, and Ecology. McGraw-Hill. pg 472.). Coloro che insistono nel sostenere che i cani non discendono dai lupi, devono confutare tutte le prove scientifiche che stabiliscono che i lupi sono gli antenati dei cani. E come abbiamo già stabilito, il lupo è un carnivoro. Dal momento che l’anatomia interna e la fisiologia del cane non differiscono da quella di un lupo, i cani hanno le stesse esigenze nutrizionali e fisiologiche dei carnivori predatori, che hanno “la necessità di ingerire tutte le parti principali della loro preda erbivora, tranne i vegetali contenuti nel sistema digerente” per “crescere e mantenere il proprio corpo” (Mech, L.D. 2003. Wolves: Behavior, Ecology, and Conservation). Il mito sulle diete casalinghe discute più ampliamente le “mutate esigenze” canine per gli alimenti cotti. 

 

Cosa possiamo dire sulla tesi secondo la quale i cani possiedono enzimi digestivi più deboli di quelli dei lupi? Alcuni sostengono che i cani non possono essere efficienti come i lupi nel digerire la carne cruda e le ossa. Questo argomento è stato sostenuto da alcune ricerche sui lupi (Mech, L.D. 2003. Wolves: Behavior, Ecology, and Conservation), ma non è generalmente considerato nei loro modelli di studio sui cani. Perché? Dalla bocca all’ano, i cani ed i lupi sono quasi esattamente identici sulla base anatomica e fisiologica. Cosa significa? Che i cani devono essere alimentati con una dieta carnivora per soddisfare le loro esigenze. Cosa importa se non hanno le stesse capacità di digestive dei lupi? Come si giustifica il fatto che sono nutriti con un’alimentazione ancora più difficile da digerire, a base di cibi commerciali e lavorati o cibo cucinato? Come è giustificata una dieta diversa da quelle che si basano sulle prede, che sono state provate a sufficienza dalla natura? 

 

Ma dimentichiamo un attimo le relazioni lupo - cane. Esaminiamo il cane in sè stesso e vediamo ciò che il suo corpo può dirci in merito alla sua dieta. Il cane ha l’anatomia e la fisiologia di un predatore carnivoro, di un cacciatore selezionato per nutrirsi di altri animali. Ha il cranio e la mandibola di un carnivoro: una profonda fossa mandibolare a forma di C che impedisce il movimento laterale della mandibola (quel movimento che è necessario per mangiare vegetali). I muscoli della mascella sono progettati per poter afferrare e frantumare, per poter azzannare, con una mascella che si apre come un’amplia cerniera per facilitare l’ingestione di pezzi di carne e delle ossa. I denti del cane sono appuntiti e specializzati per squarciare, lacerare, tranciare e frantumare carne e ossa. Nella loro saliva mancano le amilasi, gli enzimi responsabili della prima digestione dei carboidrati. Nella loro saliva si trova invece il lisozima, un enzima che distrugge i batteri patogeni. Sono anche provvisti di uno stomaco altamente elastico, progettato per allargarsi, con la capacità di ingerire carne e ossa, con succhi gastrici incredibilmente potenti e molto acidi (il pH è 1). I loro intestini sono brevi e lisci, per spingere la carne rapidamente, in modo che questa non si blocchi e vada a male nell’intestino. Anche la loro anatomia esterna si mostra come quella di un cacciatore. Hanno occhi situati nella parte anteriore del cranio, non ai lati come un erbivoro. Il corpo (prima di ogni manipolazione da parte dell’uomo, come dimensioni e angolazione) è modellato per la caccia, per sopraffare le prede e i suoi sensi sono ben sviluppati per la ricerca delle prede. In fin dei conti, si tratta di un animale progettato per mangiare altri animali. 

 

I cani sono ancora carnivori. Hanno ancora bisogno di carne, ossa ed organi. Loro non possono ancora utilizzare le verdure come utilizzano la carne. I loro bisogni nutrizionali non sono cambiati molto dopo migliaia di anni di addomesticamento. Non hanno bisogno di enzimi supplementari allora? Guardiamo alle piccole quantità di feci esplulse da un cane alimentato con una dieta a crudo, questo indica chiaramente che non vi è alcuna necessità di ulteriori enzimi (sono escluse le patologie che richiedono enzimi extra). La dieta migliore e più digeribile per i nostri carnivori domestici è quella che si basa su una preda intera, costituita da una varietà di carni crude, ossa polpose e carcasse. 

 

 

Tradotto da Annakred

 

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