La vita dei cani si è allungata proprio grazie alle crocchette

Si tratta di un ragionamento sbagliato. I cani vivono di più grazie ad una migliore posizione sociale e assistenza medica. Nel passato i cani non erano considerati parte della famiglia come invece sono adesso. Erano lasciati fuori ad affrontare da soli le intemperie. Facevano la guardia e badavano al bestiame. I cani avevano uno scopo, un lavoro e quando non potevano più lavorare venivano mandati in pensione oppure eliminati. Le cure veterinarie per il cane non erano molto popolari, visto che era più prestigioso curare il bestiame. Se il cane era in grado di fare il proprio il lavoro, si faceva molta poca attenzione alla sua salute. 

 

Al giorno d’oggi i cani hanno una vita migliore, più facile e meno stressante (eccetto per quelle grandi ingiustizie che sono le crocchette e i vaccini). Dormono in casa con i loro padroni. Si godono il nuovo ruolo sociale all’interno della famiglia. Il loro benessere è tenuto più in considerazione. Hanno i benefici di cure veterinarie migliori, molte delle quali si sono evolute negli ultimi 50 anni a causa dei danni provocati dai mangimi, come anche i vantaggi di avere persone che si preoccupano per loro. Ad esempio un centinaio di anni fa la gente non avrebbe mai pagato migliaia di dollari per una operazione all’anca, oppure centinaia di dollari per la pulizia dei denti. L’alimentazione ha avuto un ruolo davvero marginale nell’aumento della longevità, a parte il fatto che i cani non fanno più la fame e non devono procacciarsi il cibo da soli (attività entrambe costose da un punto di vista energetico). Invece di contribuire alla longevità, questi “miglioramenti nutrizionali” hanno contribuito alla comparsa di problemi mai sentiti prima: diabete, varie forme di tumori, infiammazioni e torsione dello stomaco ad esempio. La medicina veterinaria si è evoluta nella medicina veterinaria ‘moderna’ a causa del continuo aumento di malattie legate ai mangimi e del bisogno di curare queste malattie (che spesso implica il passaggio ad un mangime terapeutico ancora più costoso). Certo oggi queste malattie sono diagnosticate più facilmente perchè sappiamo cosa cercare, ma il numero di cani che soffrono di queste malattie rispetto al passato indica un legame molto forte con il cibo che mangiano, legame che è stato dimostrato per l’uomo nei paesi industrializzati. 

 

Cosa c’è da dire sulla longevità? Solo recentemente quella dei cani è stata determinata da ricerche condotte dalle industrie di mangimi. Le industrie usano queste stime per “dimostrare” che i loro prodotti aiutano gli animali a vivere di più. Ma di più rispetto a cosa? Nessuno si interessava alla longevità dei cani nel passato (a parte le persone che si occupavano di allevamento) quindi nessuno ha registrato dei dati o fatto delle statistiche. Ne segue che queste stime di longevità sono valide solo da quando sono iniziati i controlli. In effetti i mangimi sono migliorati rispetto ai primi prototipi che hanno portato a una serie di carenze nutrizionali (ad esempio crescita eccessiva e malformazioni alle ossa nei cuccioli, ma questo è ancora un problema oggi!), ma questa alimentazione non ha contribuito alla longevità come invece ha fatto il miglioramento della posizione sociale. 

 

In realtà la longevità e la qualità della vita di molte razze è andata peggiorando da quando ci sono i mangimi. Le persone che si ricordano quando i cani mangiavano ancora ossa carnose affermano che i loro cani vivevano bene fino ad una età avanzata. Oggigiorno questo è un “miracolo” e come tale viene attribuito all’eccellente alimentazione seguita dal cane: i veterinari e le ditte di mangimi insistono talmente tanto su questo punto da farlo diventare un luogo comune. Peccato che i veterinari che si ricordavano dei bei tempi andati sono in pensione oppure sono morti. Sembra che la nuova generazione di veterinari conosca solo le crocchette e l’alimentazione industriale. 

 

Quindi si dice che i cani vivono più a lungo. Ci sono anche persone che dicono di avere un golden di 16 anni, un pastore tedesco di 14 e un alano di 11 anni. Ma qual’è la qualità della vita di questi cani? Hanno denti orribili e aliti rancidi, gravi artriti o malattie alle articolazioni, tumori, diabete, disfunzioni ai reni, un pelo orribile e corpi flaccidi senza tono muscolare. La gente si giustifica dicendo che queste sono semplicemente le caratteristiche della vecchiaia e che vediamo più spesso questi sintomi perchè i cani vivono più a lungo. Ma è davvero così? Molti di questi problemi sono causati oppure sono fortemente influenzati dal fatto di aver mangiato crocchette per una vita intera, dalle malattie periodontali e dalle bocche piene di batteri (Lonsdale, T. 2001. Raw Meaty Bones). Quelli che si ricordano di come funzionava in passato sanno che i cani vivevano a lungo e in condizioni migliori, finchè un giorno semplicemente non si svegliavano più. Questo lento progredire dell’aumento di malattie è indubbiamente legato ai mangimi industriali: qualcosa che è già stato provato dalla medicina umana e che viene provata ogni giorno dai cani che mangiano crocchette e che vediamo nelle sale d’aspetto dei veterinari e che soffrono di tutte queste malattie. 

 

Se gli animali vivono di più, perchè vengono considerati vecchi ad un’età sempre più giovane? Un cane diventa senior quando ha 7 o 8 anni. Qualcuno dice addirittura a 5 o 6 anni. I gatti vengono considerati vecchi quando hanno 7 anni (provate a dirlo al gatto di 20 anni che mangia carne cruda ed è ancora in ottima forma!). Questo invecchiamento premature è causato dai mangimi (Lonsdale, T. 2001. Raw Meaty Bones). Cancro, diabete, obesità, disfunzioni ai reni, problemi al cuore e artriti (solo per citarne alcuni) vengono diagnosticati in cani sempre più giovani. Cani di 3 anni vengono soppressi a causa di tumori maligni sistemici! Cosa è successo all’affermazione che “i cani vivono di più a lungo”? É ora di smetterla di avvelenare lentamente i nostri animali con i mangimi industriali e con troppe cure “preventive”! 

 

Il cane più vecchio nutrito con carne cruda è Jerry, un incrocio tra un australian cattle dog e un bull terrier: ha 27 anni e vive con il suo padrone in Australia (Outback Mongrel Could Be Oldest Dog. USA Today. 7-13-2004.).

La storia per intero qui: http://www.usatoday.com/news/offbeat/2004-07-13-oldest-dog_x.htm (solo in inglese). 

 

 

Tradotto da Valeria

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